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13 luglio 2021

DAD: non c’è il due senza il tre?

 

Ah! Saperlo saperlo!” come diceva Pazzaglia a “Quelli della notte”. Il tragico è che, giunti oramai a metà luglio, nessuno ha delle certezze. In un mondo, quello scolastico, dove la programmazione è alla base di tutte le attività, ad un tempo così breve prima della riapertura l’impressione è che si stia navigando a vista come lo scorso anno. Non sono state rese pubbliche le conclusioni (le avranno mai tirate?) di cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nell’esperienza precedente. Se guardiamo ai Social i commenti, come al solito, sono al 50% per ogni schieramento: “la DAD non funziona” detto in genere da chi è coinvolto: professori, genitori e studenti; “Non è vero: è uno strumento nuovo che, in mano a bravi esecutori, può essere efficace!”, esclama chi non ha mai fatto un’ora di lezione, (esattamente come non c’è nessuna difficoltà a creare un intonaco perfettamente planare su un muro circolare di mattoni: è solo esclusivamente un problema della manualità del muratore, chi non lo sa?).

Il Ministro proclama che l’intenzione è definitiva: No Dad e presenza al 100% ma se..e poi..e qualora..qualche cosa c’inventeremo! Oppure abbiamo pianificato cosa succederà se.. e poi se..?

Esattamente come un ingegnere non costruisce nulla senza aver fatto prima il progetto, detto progetto deve essere pronto un congruo tempo prima dell’inizio lavori per essere approvato e soprattutto essere verificato nella sua fattibilità. Siamo invece nella situazione classica reale come quando ci si trova con l’Impresa che “settimana prossima” deve “assolutamente” iniziare il cantiere e deve avere in mano tutte le tavole delle strutture per procedere, ma per situazioni lavorative ben note, riceverà solo i disegni delle fondazioni e l’interrato e poi si vedrà.. (anche perché solitamente il progetto architettonico consegnato anch’esso in velocità subirà almeno dieci varianti in corso d’opera).

Così si è proceduto lo scorso anno. Iniziare tutti in presenza (grazie ai banchi a rotelle, che arriveranno a dicembre..) però dipende dalla grandezza delle aule, meglio allora al 50%, ma forse al 75%. Poi ci si accorge incredibilmente che si deve valutare in base anche ai trasporti. Scatta l’emergenza: lasciamo a casa le superiori, ma poi anche le seconde e le terze medie, mentre le prime medie no perché gli alunni devono conoscersi (mentre le prime superiori invece no!… Eh! Per forza, dice, le prime superiori prendono i mezzi pubblici e mi saturano l’80% di presenze). Manteniamo però i laboratori in presenza; no: riammettiamo tutti ma con ingressi e uscite scaglionate; no: riammettiamo solo elementari e medie, meglio: tutti a casa! Ognuna di questa situazioni ha richiesto di rimodulare l’orario, che per chi non ne fosse a conoscenza, è facile da sistemare come rifare un computo metrico da capo.

Sappiamo a tutt’oggi quale di queste soluzioni ha funzionato meglio? Sappiamo quali e quante problematiche si sono create ed hanno creato? Abbiamo un piano che dica questo non si farà più perché crea x,y,z problemi, questo si può tenere perché crea solo x problemi? Presentiamo il piano (non l’11 settembre) e vediamo se può funzionare?

Nel frattempo godiamoci il mese di Agosto che è l’unico in cui si può esibire la granitica certezza che non ci sarà né DAD né scuola in presenza! Buone vacanze.

Alberto Citterio