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06 aprile 2021
Una riflessione su quanto accaduto e sul perché.
Evergreen o Ever Given? Non è un dilemma amletico ma l’equivoco sorto sul nome della nave portacontainer di 400 metri di lunghezza, rimasta incagliata per sei giorni nel Canale di Suez, che ben si presta ad un interrogativo, visto che compare Ever Given a poppa, mentre si legge Evergreen sul fianco della nave. In realtà il nome della nave è Ever Given mentre il nome sul fianco è quello dell’armatore di Taiwan; la bandiera sotto cui naviga è quella di Panama, come usano gran parte di queste navi per i vantaggi fiscali che assicura mentre, per completare il quadro, la proprietà è di una società giapponese. Adesso che tutto è finito, salvo gli strascichi legali fra il Governo egiziano che ha chiesto i danni all’armatore per il fermo del canale, con i conseguenti pedaggi persi, tanto che la nave è stata poi sequestrata dal Governo, fa riflettere come un singolo evento abbia provocato forti ripercussioni, visto che da qui passa il 10% del commercio del mondo. Lo sforzo tecnico per disincagliare la nave ha poi visto l’intervento determinante del nostro Paese con il rimorchiatore Carlo Magno, un rimorchiatore d’altura della società napoletana di trasporti marittimi Augustea, costruito a Marina di Ravenna, con 200 tonnellate di forza trainante ed una potenza di ben 10.880 cavalli. Per capire come si sia incagliata la Ever Given un interessante articolo dell’ing. Marco Calabria, pubblicato sul sito “Shippingitaly.it”, Il quotidiano online del trasporto marittimo, a cui va un doveroso ringraziamento, lo spiega molto bene:
Valter Aristodemo Artelli, Direttore Editoriale