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09 marzo 2021

Parma capitale italiana della Cultura 2020+ 21

Con il Decreto Rilancio, quello famoso per il superbonus 110%, Parma è stata confermata capitale italiana della cultura anche per il 2021 in modo da offrire, vista la pandemia, una seconda possibilità alla cittadina emiliana, assieme con la Regione Emilia Romagna e con Piacenza nonché Reggio Emilia.

Quest’anno il calendario è molto ricco di appuntamenti, ma soprattutto con l’introduzione di un app e di una nuova piattaforma digitale si garantisce il successo della manifestazione, per così dire anti-covid.

Nel cospicuo programma ci sono spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti musicali, incontri con autori, performance di danza, laboratori per bambini, oltre ai musei e le tante mostre ospitate in città.

Lo stesso assessore alla cultura della città parmense, sottolineando la scelta di lavorare sul tema della rigenerazione del tempo come ricchezza da vivere nel presente, sottolinea: “mai come oggi, nel pieno della metamorfosi sociale, culturale ed economica che siamo stati costretti a fronteggiare, avvertiamo che è possibile ripartire da dove siamo stati interrotti. Nessun stravolgimento…, ma nuovi strumenti che ci mettano in condizioni di comprendere la cultura…”

Gli utenti potranno usare l’app per visite virtuali e immersive a 360 gradi, anche a casa, ma è possibile pianificare una visita, ad esempio scegliendo fra il Museo del Pomodoro, il Museo del Parmigiano, il Museo della Pasta, il Museo del Vino e quello del Salame Felino, peraltro tutti gratis. Non manca quello del Prosciutto di Parma, ma anche eventi che rientrano nella collana “Il cibo per tutti” -Laboratorio itinerante tra cibo e cultura, che questa settimana vede protagonista l’Etiopia, con le sue tradizioni culinarie, ma anche con le sue reti alimentari contadine. Tutte queste iniziative sul cibo hanno come obiettivo quello di combattere la fame nel mondo, come ci ricorda l’Agenda della Sostenibilità 2030.

Non mancano gli appuntamenti con l’arte in genere, la pittura e la scultura in particolare: mostre sui disegni e la pittura di Modigliani, quadri di Ligabue e di Vitaloni sulla natura, la pittura del cibo di Enrico Robusti, le sculture di Benedetto Antelami, ma anche le sculture animaliste italiane del novecento di Renato Brozzi.

Per concludere, ma l’elenco delle iniziative è ancora lungo, si vuole segnalare, sperando che nel contempo, i colori delle regioni si schiariscano, i tour attraverso le vie ducali di Parma, tra prodotti gastronomici, vinicoli, ma anche tra le bellezze architettoniche parmense, e nei luoghi dove visse Giuseppe Verdi.

 

Daniele Carelli