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08 marzo 2021

Aspettative post lauream di un ingegnere: un ingegnere donna, non un'ingegnera.

In occasione della Festa della Donna, ma è un discorso che vale tutto il resto del tempo, mi è stato chiesto quali sono le mie aspettative dopo la laurea.  Premetto che da piccola non mi sarei mai sognata di fare ingegneria, mi immaginavo gli ingegneri come delle tristi persone con occhiali spessi, gessato marrone e una posa da gobbo di Notre Dame e io non volevo essere così. Ma poi, durante il quarto anno di liceo ho superato il test di ammissione del Politecnico (era facile, tranquilli, non sono una specie di genietto). Ho cominciato a guardarmi intorno e ho deciso di intraprendere un percorso che offrisse qualche speranza di trovare lavoro, quindi, appena terminati gli studi, mi sono iscritta al corso di Ingegneria per le Tecniche dell’Edilizia e dell’Architettura, salvo poi, dopo 3 giorni, passare al corso magistrale a ciclo unico di Ingegneria Edile-Architettura. Sempre Politecnico, ma in riva al lago di Lecco. La facoltà che ho scelto è particolare, artistica e tecnica allo stesso tempo ed è proprio quello che cercavo. È stato un percorso lungo, sono tornata a casa col buio pesto per settimane di fila, ma ormai è finito. Il mese prossimo mi laureo e quello che spero davvero è che tutta questa fatica venga ricompensata.

Fatte queste premesse, perché raccontare gli inizi del mio percorso proprio oggi? Be’, 8 marzo, mimose, fiori gialli e tante parole sulle donne. Si sa, culturalmente l’ingegnere è una professione prevalentemente maschile, tanto che in ambienti non universitari, come il supermercato o dal parrucchiere più volte ho visto espressioni stupite di chi mi ha chiesto cosa studiassi. Ma non ci sono mai stati conflitti tra quello che ho studiato, il mio genere e le mie capacità, non mi è mai stata richiesta forza fisica, solo tanto impegno. Al Politecnico non ho mai avuto la sensazione di dover fare di più dei miei colleghi maschi per essere considerata al loro pari, ma magari è un pregio del tipo di percorso che ho scelto.

 

Dopo la laurea mi aspetto che questo non cambi, voglio essere riconosciuta prima come ingegnere, perché me lo sono meritato (sapete anche voi cosa vuol dire!) e, solo dopo, come una ragazza bionda di 24 anni. Vedremo se nei prossimi mesi questa mia aspettativa verrà rispettata. 

Anna Artelli.