Non sei registrato? Registrati
01 febbraio 2021
Non vi è dubbio che Il settore dei trasporti sia stato uno dove la pandemia ha portato a cambiare delle abitudini. E’ interessante quanto ha reso noto Moovit, la società a cui si deve una delle app più diffuse per la mobilità urbana il cui Report mondiale 2020 sul trasporto pubblico ha preso spunto dalla domanda “in che modo la pandemia ha cambiato le abitudini di mobilità”. Si evidenzia come soltanto il 6% degli intervistati sia passato ad un mezzo privato abbandonando quello pubblico, mentre il 15% delle persone non si sposta più tutti i giorni, anche per effetto dello smart working e per le prolungate chiusure delle attività commerciali. Infine, fra i tanti dati disponibili, si ha quello della micromobilità, ovvero l’uso dei monopattini elettrici e dei servizi in sharing, che una saggia pianificazione vede come integrativi al trasporto pubblico mentre alcune amministrazioni comunali li vedono come sostitutivi del trasporto collettivo, probabilmente sia perché non comportano scelte contro l’auto e di converso non gravano sulle casse pubbliche. Le percentuali di chi li utilizza ogni giorno nelle grandi città vedono il massimo con il 3% a Venezia, evidentemente al di fuori dell’area lagunare, il 2% a Torino, Bologna e Palermo, l’1,5% a Roma, Firenze e Milano con Napoli che chiude allo 0,5%. Giocano contro gli stessi fattori che scoraggiano la bicicletta: assenza di piste ciclabili, una percezione di poca sicurezza e la percezione di un costo eccessivo del noleggio. Per saperne di più: https://moovit.com/it/press-releases/report-2020-di-moovit/
Valter Aristodemo Artelli, Direttore Editoriale