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26 ottobre 2021
Una riflessione sulle colonnine elettriche in Brianza, anche con un occhio a Milano. La sempre maggior diffusione delle auto elettriche, dalle BEV completamente elettriche alle plug – in porta inevitabilmente con sè il discorso delle colonnine di ricarica. In una realtà come quella di Monza e Brianza, pensare a colonnine dedicate ovvero all’interno di proprietà private diventa realizzabile nel caso di edifici unifamiliari, leggasi la tipica villetta brianzola mentre le cose si complicano nel caso di insediamenti plurifamiliari e diventano difficilmente realizzabili per i condomini. Questo sia per questioni di spazi dove far passare i cavi non è cosa facile ma anche più banalmente per questioni di spazio visto che i corselli dei box condominiali non offrono più quegli spazi liberi che avevano i vecchi cortili. Allora una soluzione è o meglio dovrebbero essere le colonnine pubbliche, nel senso che sono posizionate in spazi comunque accessibili dai potenziali clienti. Il condizionale si spiega nel caso di Monza dove si ha una situazione a dir poco particolare in quanto gli impianti di ricarica liberamente accessibili sono solo quelli installati nei piazzali dei supermercati più recenti, quasi sempre a ricarica gratuita mentre le numerose colonnine collocate in città a cura di Enerxenia parrebbero riservate ad un servizio di car sharing, lasciando così “a secco” il resto dei Cittadini. Peraltro tali colonnine, ad esempio quelle prossime al Policlinico di Monza in via Amati, sono state realizzate da una società privata ma utilizzando spazi comunque pubblici come gli stalli di sosta, che almeno sinora appaiono desolatamente vuoti. Non va molto meglio nel resto della Brianza dove si riscontra come manchi in generale una pianificazione da parte della rispettiva Amministrazione Comunale sul tema. E’ invece decisamente interessante quanto prevede il Comune Capoluogo, nel senso di Regione ovvero Milano, dove già l’azienda A2A ha installato in città numerose colonnine di ricarica a cui si abbina un interessante atto normativo. In dettaglio l’art. 11 del Regolamento per la qualità dell’aria, approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale di Milano n. 56 del 19 novembre 2020, ha introdotto l’obbligo di installare infrastrutture di ricarica elettrica in tutti gli impianti di distribuzione carburanti già esistenti, situati sulla rete ordinaria e su aree private/patrimoniali. Si specifica come il progetto deve essere presentato entro il 1° gennaio 2022 e realizzato entro 12 mesi dalla data di presentazione; qualora vi sia un’impossibilità tecnica, la colonnina deve essere realizzata in un'area pubblica diversa dal sedime dell’impianto di distribuzione carburanti entro il 1° gennaio 2023. Peraltro questo potrebbe anche essere un affare per il distributore che diventa poli-combustibile in tutti i sensi, come si può già vedere nel nuovo impianto recentemente inaugurato a Paderno Dugnano sulla SS35 dei Giovi. Sviluppato su un piazzale di 8.000 mq, l’impianto garantisce numerose postazioni di rifornimento sia per veicoli con motorizzazione tradizionale endotermica (benzina, gasolio, gpl e a breve metano) che per quelli elettrici con ben 6 postazioni di ricarica di cui 2 ultrafast 300 kW.
Valter Aristodemo Artelli, Direttore Editoriale