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06 ottobre 2020

MOBILITY MANAGER, UN'OPPORTUNITA' PER GLI INGEGNERI?

Una riflessione sulla ripresa delle attività con possibili nuove opportunità lavorative. Valter Aristodemo Artelli, direttore editoriale.

 

La ripresa delle attività dopo l’estate, in quest’anno decisamente “particolare” ha evidenziato come la scuola, pur con tutte le criticità che l’emergenza Covid ha messo ancor più in evidenza rispetto al passato, dalle strutture inadeguate al personale docente che manca, ha tenuto fede ai “buoni propositi” apparsi solo sei mesi fa e che paiono essere stati scordati. Mi riferisco allo scaglionamento degli orari di studio e lavoro che nella scuola viene spesso applicato - anche perché non ci sono molte risorse - ma che nel resto della società hanno visto ben poche applicazioni. Così appare inevitabile rivedere le consuete code sulle strade, gli affollamenti sui mezzi pubblici – dove peraltro vi sono state azioni di riduzione ad opera di Trenord del servizio ferroviario in termini di frequenza e fasce di servizio che vanno esattamente nella direzione opposta – che invece uno scaglionamento degli orari di fabbriche ed uffici avrebbe contribuito a ridurre. Peraltro questo ruolo di regia non vede un regista, tanto che è fortemente auspicabile riprendere e valorizzare il ruolo di coordinamento proprio dei “Mobility Manager”. Recita così l’articolo 205 del Decreto Rilancio del maggio 2020: “Al fine di favorire il decongestionamento del traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale, le imprese e le pubbliche amministrazioni con singole unità locali con più di 100 dipendenti ubicate in un capoluogo di Regione, in una Città metropolitana, in un capoluogo di Provincia ovvero in un Comune con popolazione superiore a 50.000 abitanti sono tenute ad adottare, entro il 31 dicembre di ogni anno, un piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale dipendente finalizzato alla riduzione dell’uso del mezzo di trasporto privato individuale nominando, a tal fine, un Mobility Manager con funzioni di supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile. Il Mobility Manager promuoverà, anche collaborando all’adozione del piano di mobilità sostenibile, la realizzazione di interventi di organizzazione e gestione della domanda di mobilità,  delle persone, al fine di consentire la riduzione strutturale e permanente dell’impatto ambientale derivante dal traffico veicolare nelle aree urbane e metropolitane, tramite l’attuazione di interventi di mobilità sostenibile.” Può essere una nuova opportunità per gli Ingegneri? Lo stesso Decreto, almeno nel settore degli enti pubblici, parrebbe smorzare ogni entusiasmo per un nuovo possibile sbocco professionale per gli Ingegneri perché l’articolo 205 conclude  così: “Le amministrazioni pubbliche provvederanno all’attuazione con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili sui propri bilanci senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Tuttavia starà alle Amministrazioni più avvedute reperire a bilancio le risorse necessarie per questa figura comunque chiave, dove la formazione multidisciplinare dell’Ingegnere potrebbe essere la carta vincente.