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26 aprile 2021
Prodromo alla decisione di uscire dalla Consulta Regionale degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia è stato un episodio di notevole rilievo.
CROIL ha inviato una comunicazione a contenuto tecnico a Regione Lombardia in merito a nuove procedure inerenti le attività per il superecobonus 110% di cui aveva chiesto il parare tecnico alle proprie Commissioni Impianti e Sistemi Energetici.
Le commissioni del nostro Ordine hanno tempestivamente comunicato a CROIL il loro parere negativo e contrario improntato alla tutela dell’operato degli ingegneri lombardi. Parere negativo e contrario condiviso dalla quasi totalità degli Ordini Lombardi chiamati a pronunciarsi da parte dei propri Commissari CROIL e che si sono espressi
CROIL nonostante i pareri contrari e senza ulteriore analisi e discussione in Consiglio CROIL, procedeva comunque con l’inoltro di tale Comunicazione a Regione Lombardia, dichiarando altresì il pieno sostegno degli Ordini degli Ingegneri Lombardi.
Oltre che di merito, quindi, il problema emerso è soprattutto sulle modalità decisionali e sulla forma, assumendo questa però valenza di sostanza.
In ottica di tutela di tutti gli Iscritti, e in particolare per la valorizzazione delle competenze dei nostri commissari che da sempre hanno fornito validi contributi alle Commissioni CROIL, visto quanto avvenuto, il C.D. dell’Ordine di Monza e Brianza ha proposto una modifica dell’ art. 11 dello statuto di CROIL che si invita a leggere qui.
Tale modifica era tesa alla valorizzazione delle dichiarate funzioni della CROIL e prevedeva l’armonizzare dei condivisi principi di sintesi della rappresentanza degli Ordini, infusi nei primi articoli dello statuto di CROIL, con la parte in cui questi principi venivano tradotti in atti.
La proposta di modifica formulata aveva l’intento di ribadire la necessità di una partecipazione democratica degli Ordini Provinciali aderenti alla CROIL, la necessità di coinvolgere per questioni tecnico specialistiche, in forma di parere consultivo, le commissioni CROIL, e la facoltà degli Ordini Provinciali di un’autonoma valutazione sulla modalità di attuazione dei provvedimenti adottati, che se non espressi all’unanimità avrebbe dovuto costituire orientamento non vincolante.
Abbiamo proposto che ogni Ordine non fosse condizionato nella propria azione di tutela dalle deliberazioni di CROIL che non aveva condiviso, al fine di garantire peraltro una partecipazione più attiva è più convinta sulle scelte condivisibili.
La proposta di Monza è stata respinta: il Consiglio Direttivo dell’Ordine di Monza e della Brianza, per coerenza con le finalità di tutela sottese alla proposta stessa, si è assunto le proprie responsabilità ed ha deliberato di non proseguire a queste condizioni la propria partecipazione alla Consulta CROIL.
Ci auspichiamo che sia possibile, accogliendo la proposta avanzata da Monza, riportare la CROIL alla coerente attuazione dei principi per cui è nata, così da consentire il ritorno ad una collaborazione effettiva che sia a favore di tutti gli ingegneri lombardi.
Il Consiglio Direttivo