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22 dicembre 2020
Monza in serie A o in serie Z? Sono due le notizie, inerenti a campi diversi ma con il punto in comune di uno scenario per Monza. Il primo è legato alle aspettative future del Monza Calcio dove l’attenzione dei media, soprattutto dopo l’acquisizione da parte di Berlusconi e per ultimo l’arrivo di Balotelli, ipotizza già un Monza proiettato in futuro verso la serie A. Ben diverso lo scenario attuale, da serie Z, così come ben descritto nell’editoriale del Direttore del Cittadino, Claudio Colombo di cui riporto ampi stralci. “Non può lasciare insensibili la fosca notizia che Monza e la Brianza, nella classifica di vivibilità redatta dal Sole 24 ore, siano precipitate in un anno dal sesto al 61° posto. Al netto dello stupore per un balzo all’indietro che non ha pari in Italia, non può consolare che la retrocessione sia legata in gran parte all’effetto-Covid, che ha pesato, con il suo carico di morti, contagiati e relativa pressione sul sistema sanitario, anche sulle altre province lombarde. Classifiche come questa, è vero, hanno chiavi di interpretazione diverse (alzi la mano chi ritiene di vivere nettamente peggio dello scorso anno, virus a parte), tuttavia un minimo di ragionamento va fatto, anche scorrendo nel dettaglio gli indicatori della ricerca. Siamo in fascia alta in tema di “ricchezza e consumi” (quarto posto assoluto), “reddito disponibile” (4°) e “depositi bancari” (8°), a conferma di un tessuto economico-produttivo ancora sano. Da paura invece il crollo in tema di “giustizia e sicurezza” (dal 17° posto di un anno fa al 58°) e soprattutto in “cultura e tempo libero”, 29° nel 2019, 88° oggi (la stessa posizione dell’indicatore “ecosistema urbano”).”. Conclude così il Direttore Colombo: “Urge grande dibattito pubblico, da immergere nel tema più generale della ripresa post-Covid. Con un’agenda suggestiva che il coronavirus ci ha fornito come occasione da non perdere: ripensare il territorio, rimodulare le priorità, programmare un futuro più sostenibile. In due parole: vivere meglio.” E’ questo il tema che molti studiosi prospettano dello scenario futuro, non più sostenibile se si procede, a Monza come altrove, secondo la filosofia “BAU” che non richiama il simpatico quadrupede amico dell’uomo ma sta per “business as usual” ovvero tornare ad una normalità ante – COVID come se nulla fosse avvenuto, con soluzioni vecchie a problemi nuovi. Ha ben evidenziato il Direttore Colombo il tema del territorio e della sostenibilità, in una città come Monza dove – per fare un esempio legato all’ecosistema urbano - sono in corso di realizzazione numerosi interventi edilizi che troppo spesso riducono i residui spazi verdi senza andare a trasformare aree dismesse. Così si porterà ad incremento dei residenti senza contestualmente adottare fin da subito interventi sul tema della mobilità quali un piano del traffico atteso da decenni, un’estensione delle zone moderate (zone 30) o pedonalizzate ed un trasporto pubblico urbano – al di là di una M5 che arriverà fra diversi anni e comunque non interesserà tutta la città - degno di una città che è comunque la terza della Lombardia, almeno dal punto di vista della popolazione.
Valter Aristodemo Artelli, direttore editoriale.