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26 maggio 2020

Una gita nell’ingegneria dei primi del novecento.

 

Il prossimo fine settimana potrebbe – il condizionale è d’obbligo – essere l’ultimo in cui i lombardi dovranno sostanzialmente rimanere entro i confini regionali ed allora propongo una piccola escursione, che peraltro i più atletici potranno anche farla diventare tutt’altro che piccola se useranno le due ruote, nel senso di bici rispetto alla quattro ruote. E’ un tuffo nel passato con un occhio all’ingegneria sia elettrica che industriale, che trovano una splendida sintesi nelle centrali elettriche realizzate nei primi anni del novecento – ma anche prima - lungo il fiume Adda, a qualche chilometro l’una dall’altra. Nel 1898 venne realizzata la  Centrale Bertini, a cui seguì nel 1906 la  Centrale Taccani, nel 1914 la Centrale Esterle e nel 1920 la Centrale Semenza. Iniziamo dalla centrale Taccani, che si deve all’opera dell’industriale Cristoforo Benigno Crespi che la fece realizzare nel primi anni del secolo scorso al fine di alimentare  il vicino cotonificio di sua proprietà posto a Crespi d’Adda – non capita tutti i giorni di avere un paese con il proprio nome…-  posto sulla sponda bergamasca a breve distanza. La centrale Taccani si trova a Trezzo sull’Adda, un edificio in ceppo d’Adda ben inserito nel paesaggio, tanto che si trova sotto il castello ed al pari egli altri impianti idrolettrici è ancora attiva nella produzione di energia elettrica. Normalmente – nel senso in tempi “non COVID”, sono  organizzate visite guidate all’interno ma comunque anche da fuori ci si fa già una buona idea della centrale e dell’ambiente naturale che la circonda.

Valter Aristodemo Artelli, direttore editoriale.

https://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_idroelettrica_Taccani